Il Percorso per i Disturbi del Comportamento Alimentare e i Disturbi del Peso
inquadramento del quadro psicopatologico e diagnosi dell’eventuale presenza di disturbi del comportamento alimentare, analisi del quadro psicologico connesso all’atteggiamento alimentare es depressione, disturbi d’ansia e di personalità. Raccolta anamnestica. Inquadramento del funzionamento famigliare e sociale.
Inquadramento e trattamento delle patologie correlate al sovrappeso e all’obesità (ipertensione e malattie cardiovascolari; dislipidemie; diabete tipo2, insulino-resistenza, iperinsulinismo; ipotiroidismo; malattie respiratorie per esempio OSAS; osteoartrite, ecc).
Valutazione del profilo motivazionale; somministrazione di test psicometrici per indagare: discontrollo alimentare (Binge Eating Scale, Yale Food Addiction Scale), disagio corporeo (Body Uneasiness Test), aspetti psicopatologici (Beck Depression Inventory, Syntom Check List 90), Qualità della vita (Orwell);
Anamnesi alimentare (intake calorico e comportamenti alimentari); anamnesi motoria; storia del peso; valutazione dello stato nutrizionale (rilevazione altezza, peso corporeo, indice di massa corporea e circonferenza vita).
Il percorso terapeutico individuale viene personalizzato in base alle aree psicopatologiche emerse nella fase diagnostica e alla domanda del paziente; può essere di tipo psicoterapeutico o nutrizionale.
Il grado di adesione del paziente bariatrico alle indicazioni (mediche e dietetico-comportamentali) e la sua disponibilità ad essere seguito periodicamente in incontri di follow up, sono fattori che concorrono all’efficacia della chirurgia bariatrica e al mantenimento dei risultati nel tempo. Interventi nella fase post-operatoria possono facilitare la compliance del paziente alle indicazioni dietetico-comportamentali, un miglioramento del disordine/disturbo alimentare, della fame emotiva, dei vissuti depressivi e dei livelli di attività fisica con conseguente riduzione e mantenimento del peso a lungo termine. Il percorso di monitoraggio individuale o di gruppo, prevede incontri periodici (con dietista e psicologa) e la somministrazione di test psicometrici per indagare aree quali: atteggiamenti alimentari, immagine del corpo, qualità di vita e disturbi psichiatrici persistenti o sopravvenuti.
Il gruppo offre Psicoeducazione, Occasioni di condivisione e confronto, Sostegno motivazionale, Incremento della abilità, Opportunità di osservare e allenare in un contesto protetto le proprie abilità sociali, Costi contenuti se confrontato al percorso individuale.
In letteratura si evidenzia come l’emotività espressa dei familiari può avere un ruolo nel mantenere o aggravare il disturbo alimentare o al contrario favorirne il miglioramento. Famiglie con elevata emotività espressa sono più critiche, ostili ed eccessivamente coinvolte emotivamente rispetto a quelle con bassa emotività espressa. Alti livelli di criticismo possono influenzare la risposta al trattamento riducendo l’autoefficacia e la stima di sé in pazienti con DAI in cui queste aree costituiscono elementi di fragilità. La scarsa conoscenza di cosa siano i disturbi alimentari o caratteristiche individuali dei familiari (es, ansia , ipercriticismo, bassa tolleranza alla frustrazione e impulsività) possono causare interpretazioni disfunzionali dei sintomi del DCA e reazioni che inconsapevolmente contribuiscono al mantenimento
A scadenze trimestrali e per la durata di due anni dalla conclusione del percorso terapeutico per il DAI (individuale o di gruppo) monitoraggio dei risultati raggiunti in base ai seguenti parametri
Soddisfazione e utilità percepita
Regolarizzazione alimentazione (ritmo, qualità, quantità)
Livelli di attività motoria (opportunistica e strutturata)
Stabilizzazione \ decremento ponderale
Miglioramento dei parametri fisiologici (pressione arteriosa, glicemia a digiuno, emoglobina glicata, colesterolo, trigliceridi)
Dati antropometrici (circonferenza vita e indice di massa corporea)
Indici ai test somministrati in ingresso (confronto test\re-test: discontrollo alimentare, insoddisfazione corporea, qualità di vita e indici psicopatologici.